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Blefaroplastica - Guida Completa
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Primo intervento di blefaroplastica

A Chicago, fin dal 1906, Charles Conrad Miller (1880-1950) aveva messo a punto procedure per la rimozione delle "pieghe cutanee delle palpebre a forma di borse". Interventi simili erano già stati suggeriti da Aulo Cornelio Celso, ma riguardavano o la ricostruzione di una palpebra mancante (che, come il naso mancante, era vista come conseguenza di una punizione), oppure la rimozione di una palpebrae laxioris , o palpebra rilassata, le cui pieghe della pelle pregiudicavano la capacità visiva. Il chirurgo tedesco Johann K. G. Fricke (1790-1841) introdusse nel 1829 l'attuale termine blefaroplastica. Seguirono vari approcci alla ricostruzione delle palpebre sia superiori che inferiori; ma la procedura di Miller del 1906 era consapevolmente estetica. Fu ritenuto l'inventore della ritidectomia, che venne poi copiata da altri chirurghi della sua epoca. La sua carriera fu tipica di molti tra i primi chirurghi estetici. I pazienti (e le loro famiglie) lo tormentavano in tal misura, nel caso in cui i trattamenti non portavano ai cambiamenti auspicati, che alla fine egli abbandonò questa professione per tornare alla chirurgia generale, ritenendo che fosse "più soddisfacente curare le malattie piuttosto che soddisfare la vanità".